Fondazione Arnaldo Pomodoro
/ DESIGN E ARTI FIGURATIVE
Libertà di espressione, architettura e pareti bianche. La Fondazione Arnaldo Pomodoro ogni mese si trasforma in accordo con le opere esposte, con l’obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza della scultura e dell’arte contemporanea.
Studi storico-critici sulla scultura e sull’arte contemporanea, eventi, dibattiti e convegni nel campo della cultura, dell’arte e della letteratura; visite guidate e laboratori per incentivare il dialogo con il pubblico e fornire un’ulteriore occasione di conoscenza dell’arte contemporanea rivolta a bambini, ragazzi e adulti.
Via Vigevano 9, Milano
INDICAZIONI ➔
Orari d’apertura
Lunedì chiuso
Martedì / Venerdì 11—13 / 14—19
Ogni 2° Sabato del mese 11—13 / 14—19
Come arrivarci
M2 — Porta Genova
Tram 9 — Vigevano / Gorizia
—Federico è curatore della formazione mentre Gaia è assistente dello spazio espositivo. Insieme collaborano nel promuovere e valorizzare il lavoro delle giovani generazioni di scultori ed nell’educare all’arte il pubblico, dai piccoli ai grandi.
Questo posto è magnifico. E’ permesso?
GAIA
Si prego stavo mandando qualche mail Federico dovrebbe arrivare a breve. Vi piace lo spazio? Come vi dicevo poi dovete provare l’esperienza virtuale del laboratorio.
Non vediamo l’ora! Nel frattempo ci accomodiamo.
FEDERICO
Eccomi! Vedo che avete già montato tutto! Possiamo cominciare.
Come vi chiamate e che ruolo avete all’interno della fondazione?
FEDERICO
Io sono Federico Giani, l’assistente curatore della fondazione.
GAIA
Io mi chiamo Gaia Tominetti e sono l’assistente dello spazio espositivo della fondazione.
Come nasce la fondazione, quanto tempo fa e con quale scopo?
Chi può esporre in fondazione?
GAIA
Sono principalmente scultori, tra i 25 e i 45 anni che vengono selezionati internamente da un comitato scientifico. Ogni anno viene proposto un curatore che a sua volta propone un ciclo di 3 mostre che prendono il nome di Project Room: era già un progetto nato nella sede di Via Solari, la sede precedente della fondazione, conosciuta dai più per le grandi dimensioni, ed erano denominati Unicredit Projectroom. Invece nella nuova sede si continua sempre con la volontà di dedicare questa stanza all’esposizione di sculture di giovani.
Stiamo cercando di trovare comunità che propongono alla cittadinanza attività creative. Vi ritrovate in questa definizione? Pensate che questo spazio offra al pubblico la possibilità di mettersi in gioco in prima persona?
Quali sono nello specifico le attività proposte?
Tutte le attività appena descritte sono a livello didattico, o un genitore può portare il bambino a partecipare?
FEDERICO
Tutti i laboratori e le visite che organizziamo in studio, in Fonderia, a ingresso nel labirinto e in tour per la città, sono tutte finalizzate a scoprire le opere di Pomodoro nel territorio milanese, rivolte sia ai singoli visitatori, a chiunque voglia aggregarsi alla visita, sia a scuole, gruppi organizzati. Da quel punto di vista siamo molto flessibili e aperti anche a modificare ed adeguare la tipologia di visita secondo le esigenze del pubblico.
GAIA
Tant’è che ultimamente ci stanno arrivando delle richieste di festeggiare il proprio compleanno o con un laboratorio o all’interno del labirinto, quindi siamo aperti a tutte le proposte.
Adesso ci troviamo in questo spazio che si occupa di accogliere le esposizioni. Viene declinato in altro?
Chi sta esponendo adesso?
Roberto Fanari – LINK
GAIA
Roberto Fanari, è uno scultore sardo nato a sassari e formatosi a livello accademico in Sardegna, ha passato un periodo a Berlino, per poi trasferirsi qui assieme ad altri artisti sardi, creando una piccola comitiva tra pittori. Lui è uno scultore che lavora con il filo di ferro cotto, che vedete qui declinato in un arazzo. Per la prima volta, in questo caso ha realizzato un’installazione, perchè di solito realizza sculture di figure umane o animali. Ha voluto sperimentare l’installazione per questa mostra, avendo a disposizione questa stanza di Proust, vista come una Galerie De Glaces, quindi un salone per le feste.
Quali sono gli altri eventi proposti, importanti del passato e quali i prossimi da non perdere?
FEDERICO
Se parliamo dello spazio espositivo attuale, perché la fondazione ha una storia ventennale e complessa, con più spazi espositivi, abbiamo avuto degli eventi importanti, sebbene piccoli, preziosi dalla ricerca del pensiero che ci stava dietro. Abbiamo esposto i primissimi lavori di Arnaldo degli anni 50, un lato della sua produzione che quasi nessuno conosce, per inaugurare questo spazio nel 2013, scegliendo di cominciare col lato della sua produzione meno noto.
Tra gli eventi importanti che ci aspettano in futuro, l’anno prossimo sarà molto importante perché ci sarà la quinta edizione per il premio Arnaldo Pomodoro per la scultura, voluta da Arnaldo per la prima volta nel 2006, a cadenza biennale. La quinta edizione dell’anno prossimo avremo il sostegno del Comune di Milano che ci concederà la sede del GAM per ospitare la mostra dell’artista vincitore.
Immaginiamo lo spazio cambi a seconda delle installazioni. Ma cosa va a caratterizzare questo spazio, cosa rimane nell’atmosfera nei dettagli che rendono riconoscibile questo posto?
GAIA
Anche questo aspetto di connessione col lavoro artigianale è quello che ha attirato Arnaldo Pomodoro a venire su i Navigli. Si parte dallo spazio di un fabbro, poi sistemato ed adibito a galleria d’arte. Tradizione, modernità e contemporaneità che si uniscono. Un’altra delle possibilità che diamo in questo spazio è quella di dare un percorso virtuale del labirinto, opera pensata da due giovani artisti contemporanei di cui uno è un musicista: Sono entrati nel vero labirinto, realizzando una scansione fotometrica per poi rielaborare un percorso virtuale fruibile per tutti.
GAIA
Questo è stato fatto per consentire alle persone che non conoscevano l’opera di vedere quello che effettivamente è il labirinto ma in maniera diversa, con la questione dei suoni e del movimento. Questa è una delle proposte che facciamo. Abbiamo partecipato alla digital week, e il labirinto è stato inserito all’interno del programma. Abbiamo avuto un ottimo riscontro, perchè si sa che queste nuove tecnologie riescono ad attirare dal bambino di 6 anni alla persona di 70-80 che è un po’ impaurita, ma che poi tenta. E’ inoltre un modo per diffondere l’opera reale del labirinto che non è sempre fruibile.
Come le persone vengono a conoscenza della Fondazione e delle esposizioni?
GAIA
Tutto ciò è dimostrato dai dati per i questionari sui visitatori.
FEDERICO
Si gli chiediamo come ci hanno scoperto.
GAIA
E in effetti il passaparola è ancora la maggiore.
Se adesso dovreste dare tre motivi a qualcuno per venire a visitare lo spazio o fare una delle attività proposte. Quali sono tre cose imperdibili per un milanese?
FEDERICO
Direi di fare un salto in una delle Projectroom vale sempre la pena per scoprire cosa succede nel mondo dell’arte contemporanea. La seconda è partecipare ad una delle nostre attività laboratoriali, penso sia un’esperienza unica. Fare scultura in uno studio di Arnaldo Pomodoro!
GAIA
Che è ancora vivo e attivo in quello studio, quindi il giorno prima magari lui era lì a lavorare.
FEDERICO
E magari mentre sei lì, passa! Questo è uno dei bonus che succede talvolta. La terza ragione, sicuramente l’esperienza virtuale.
Lo spazio è stato scelto perchè proveniente da un’ex realtà artigianale della zona o anche per altri motivi?
Ok per noi è tutto. Avete altro da aggiungere?
GAIA
No siete stati davvero esaustivi in tutte le richieste.
FEDERICO
Volete quindi provare l’esplorazione?
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