LabArca

/ MUSICA E TEATRO

Psicomotricità, dizione, musica. Labarca ha le carte per insegnare tutto ciò che serve sapere prima di salire su un palco. Che sia per un’esibizione teatrale, uno spettacolo di danza contemporanea o un concerto di musica di insieme.

Questo spazio permette di seguire corsi e masterclass con grandi nomi dell’intrattenimento internazionale per acquisire sicurezza e libertà di espressione, dalla postura all’improvvisazione.

Via Marco D’Oggiono 1, Milano
INDICAZIONI ➔

SITO WEB ➔

Orari d’apertura
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Come arrivarci
M2 — S. Ambrogio, S. Agostino, Porta Genova
Bus 94, Tram 2, 14 — Corso Genova Via Ariberto

—Anna si è diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, al Conservatorio di Alessandria in teoria e Solfeggio e si è laureata in Lingue e Letterature Moderne allo IULM. Oggi lavora come attrice, regista e doppiatrice. Il suo colore preferito è il rosso.

Tu sei Matilde giusto?

MATILDE

Si sono io! Ragazzi vi stavamo aspettando, Anna è giù in ufficio e vi sta aspettando.

La vostra vetrina è bellissima!

MATILDE

Si sono tutti i costumi di scena che hanno indossato i bambini che frequentano i nostri corsi.

Ottimo, scendiamo da Anna allora.

Che attività ospita Labarca?

ANNA

LabArca è uno spazio teatrale, un laboratorio dove hanno luogo incontri settimanali di formazione teatrale, musicale e fisica. Durante il fine settimana ospita una stagione teatrale e musicale con ospiti di fama nazionale e internazionale come Enrico Bonavera, l’arlecchino del Piccolo che qui presenta suoi lavori originali, o Giacomo Poretti del famoso trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Ospitiamo anche seminari, ora ne è in corso uno sul femminile dell’essere.

ANNA

Abbiamo anche un piccolo laboratorio di sartoria, molti dei costumi di scena vengono realizzati qui, altri vengono fatti nel carcere di San Vittore e di bollate. Molte delle creazioni delle detenute sono esposte al primo piano. Siamo stati un po’ nomadi in questo quartiere, finalmente nel 2011 siamo approdati qui.

Qual è il suo ruolo nell’associazione?

ANNA

Sono una delle socie fondatrici. Mi occupo della direzione artistica insieme ad altri. Sono una presenza fissa tra le figure che gravitano attorno a questa realtà.

Cosa può fare qui un cittadino?

ANNA

Tante cose. Insieme ad altre insegnanti tengo dei laboratori teatrali rivolti a bambini e ragazzi. Ci sono poi corsi per adulti, corsi di musica, sassofono, tromba, pianoforte, musica d’insieme.

Mensilmente raccontiamo storie della città durante degli aperitivi. Si chiamano “Milanin”, con piccole performance, musica e letture dal vivo.

Chi sono le persone che vengono qui?

ANNA

Dipende dalle fasce orarie. Quelle pomeridiane sono dedicate ai preadolescenti, quelle serali agli adulti. Il fine settimana abbiamo molto famiglie. Se si viene con la famiglia si impara molto perché l’adulto fa da traduttore al bambino. Per i più piccoli consiglierei tutte le attività teatrali e musicali. E quelle di danza contemporanea per gli adolescenti. Cambiamo sempre genere di laboratori per mantenere vivo l’interesse.

Cosa pensa caratterizzi questo luogo?

ANNA

Questo luogo è accogliente, familiare. è bello, ma non solo nel senso estetico del termine, è animato da uno spirito di ricerca. C’è un compendio tra professionalità altissime, quindi un desiderio di eccellenza nel teatro e nella musica. Abbiamo cercato di coltivare amicizie con artisti di chiara fama per educare al gusto i nostri utenti. Al tempo stesso però vogliamo essere accoglienti. Un esempio è lo spettacolo Matermundi, incentrato sulla figura della patrona dei migranti Madre Francesca Saverio Cabrini (Giulia Lazzarini), che racconta l’emigrazione italiana da fine ‘800 agli anni ’50, nelle sue varie forme, all’estero, stagionale, verso Francia, Svizzera, Austria, interna dal Sud al Nord.

ANNA

Alla realizzazione dello spettacolo hanno collaborato anche migranti che non si erano mai confrontati con la recitazione.
Offriamo anche ai nostri giovani spazi per provare gratis, promuoviamo l’intraprendenza nelle produzioni teatrali. Questo è una sorta di porto franco dove approdare, un sottomarino luminoso, illuminato dai lucernai sul soffitto, dove è sia possibile formarsi che godere degli spettacoli altrui.

ANNA

Siamo un laboratorio permanente, una fucina di idee. Essendo un piccolo luogo non abbiamo un palco, ma usiamo delle strutture mobili che spostiamo all’occorrenza. Il contatto con gli attori è molto molto intenso, si è a pochi metri di distanza. La prossimità ti fa quasi sentire il respiro dell’attore sulla pelle.

Perché consiglierebbe a qualcuno che non è mai andato a teatro di confrontarsi con questo mondo?

ANNA

Le proposte sono tutte di altissimo livello, ambiziose. è possibile confrontarsi con l’arte a livello personale, non essere solo fruitori ma anche protagonisti della scena nello stesso luogo.

Grazie, per noi va bene così.

ANNA

Se volete guardare lo spazio, posso portarvi ora. Però c’è una lezione in corso, potete però sentire l’insegnante Grazia che sta tenendo una lezione di psicomotricità ai più piccoli.

Ottimo! Poi faremo solo qualche scatto all’ingresso, ci afffascinavano molto le luci degli ingressi e il piano in entata. Grazie!